http://en.wikipedia.org/wiki/Buttock_augmentation
Ad ogni avvio di estate la “prova costume” ci induce a lamentarci dei troppi chili o degli accumuli di cellulite. Occorre dsitinguere. Il sovrappeso è caratterizzato da un eccesso diffuso di grasso corporeo. La cellulite invece è una affezione degenerativa del tessuto adiposo, soprattutto evidente a livello delle cosce, delle ginocchia, delle caviglie e dei fianchi, più correttamente definita “pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS). La liposuzione o “liposcultura superficiale” può risolvere questo inestetismo.
Nel caso del sovrappeso, che scaturisce da uno squilibrio fra dieta e movimento quando le calorie che ingeriamo sono chiaramente in eccesso rispetto a quante ne consumiamo giornalmente, la dieta ed il consumo delle calorie eccedenti mediante esercizio fisico rappresenta il rimedio principale, mentre nel trattamento della cellulite un migliore stile di vita fatto di cibi sani, meno calorie, niente alcool e fumo di tabacco e più movimento, rappresenta una condizione necessaria a contenere il problema ma non sufficiente ad evitarlo, in quanto l’appartenenza alla razza caucasica, la familiarità, l’azione degli estrogeni e problematiche del circolo linfo-venoso, sono i principali ed inevitabili fattori di induzione alla degenerazione del grasso sottocutaneo che agiscono indipendentemente dallo stile di vita della donna. Infatti gli accumuli di cellulite sono caratterizzati dallo sviluppo di tralci fibrosi che imprigionano l’edema (ristagno di liquidi per cattiva circolazione linfo-venosa), inducendo la degenerazione del tessuto adiposo.
L’unica risposta valida alla cellulite è la “liposuzione”, meglio definita “liposcultura sottocutanea”. La liposuzione è una tecnica ormai storica della chirurgia plastica, la quale mediante l’impiego di cannule metalliche molto sottili collegate ad un impianto di aspirazione regolabile, consente di aspirare il grasso sottocutaneo patologico. Trattasi quindi di una metodica orientata alla sottrazione di accumuli localizzati di grasso nelle aree corporee tipiche della cellulite. Non sono infatti importanti le quantità di grasso aspirato ma bensì è fondamentale, attraverso l’aspirazione del grasso patologico, la restituzione alla paziente del “giusto profilo corporeo”. Quindi, attraverso incisioni piccolissime, si introduce nel sottocute delle aree interessate una cannula sottilissima, collegata ad un sistema di aspirazione, con la quale prima interrompiamo i tralci fibrosi che imprigionano il tessuto adiposo cellulitico e poi aspiriamo il grasso stesso in eccesso viaggiando con la cannula soprattutto per strati superficiali, subito al di sotto della cute, proprio per poter “modellare” il profilo corporeo della paziente riproducendo un gesto chirurgico che assomiglia molto al gesto dello scultore. Da qui il nome di “liposcultura superficiale” che oggi preferiamo a quello di liposuzione o lipoaspirazione.
La tecnica della liposcultura superficiale, non solo consente di modellare meglio il profilo corporeo, ma bensì evita le inestetiche depressioni che scaturiscono da un eccesso di aspirazione profonda del grasso. Le minime incisioni cutanee, solitamente poste nelle pieghe della cute, quali i solchi glutei, vengono chiuse a fine intervento con un punto di sutura la cui cicatrice a distanza di tempo è praticamente invisibile.