“Diventa ciò che sei”, questo è il principio su cui ho basato la mia professione al fine di contribuire al miglioramento dell’armonia dei lineamenti e delle forme dei miei pazienti, sulla base di canoni di scientificità ed etica professionale.
Perchè credo che alla base di ogni scelta importante della nostra vita ci sia un “modello culturale” che ci consente di fare scelte oculate e soddisfacenti, ovvero di fare scelte finalizzate al miglioramento di noi stessi e non a rincorrere falsi miti di bellezza.
Il principio fondamentale su cui si basano la chirurgia plastica e la medicina estetica è il miglioramento dell’armonia delle forme.
La “bellezza” è una qualità soggettiva e mutevole nel tempo, legata alla moda del momento e percepita in modo emozionale ed istintivo: “è bello quello che piace”.
“L’armonia dei lineamenti e delle forme” rientra nel concetto di armonia dei suoni, delle forme e dei colori, è una qualità assoluta ed universale, quindi eterna.
Inoltre a differenza del concetto statico di bellezza, l’ Armonia è dinamica e prevede anche il rispetto e/o il ripristino della funzione.
Esempio pertinente è il sorriso. Elemento molto importante della nostra vita di relazione.
Il mantenimento di un sorriso armonico, inserito in un viso espressivo, è l’obbiettivo fondamentale di qualsiasi procedura chirurgica o di medicina estetica, sia quando rivolto ad una richiesta legittima di ringiovanimento del volto in una persona sana, che quando si propone di curare una grave e debilitante paralisi facciale.
L’armonia dinamica dei lineamenti e delle forme è il mio obbiettivo, la Chirurgica Plastica, integrata dalla medicina estetica, ne è il mezzo.
La Chirurgia Plastica e la Medicina Estetica rappresentano una disciplina affascinante perchè capace di arricchire la nostra vita di relazione con gli altri e la nostra autostima, mediante il miglioramento delle parti esposte e visibili del nostro corpo.
E’ possibile integrare le procedure della medicina estetica e della chirurgia plastica nell’ambito di un percorso ben programmato nei tempi e nei modi al fine di raggiungere il miglior risultato estetico con la minore invasività possibile e senza stress per il/la paziente.
Nella mia attività professionale cerco di creare questi percorsi integrati rivolgendomi con competenza alle metodiche “naturali”, ovvero ricorrendo sempre meno a biomateriali sintetici per preferire i tessuti propri (autologhi) del paziente, come il proprio grasso e le proprie cellule staminali.
Ad una chirurgia plastica capace di creare una donna/uomo di “plastica”, preferisco una “chirurgia plastica green”, ovvero “naturale”, basata sulle capacità rigenerative dei propri tessuti, completata all’occorrenza dalla medicina estetica; quindi basata su una scelta precisa e consapevole da condividere con i miei pazienti.
Preferisco una chirurgia plastica ed una medicina estetica che si propongano di conseguire l’Armonia del corpo nell’Armonia della mente.
Quindi “diventa ciò che sei”, ovvero al contempo migliora e potenzia sia le tue qualità fisiche che quelle psicologiche, non per inseguire falsi miti di bellezza effimera ma bensì al fine di incrementare la tua autostima e realizzare più serenamente gli obbiettivi della tua vita.