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La popolazione italiana sta progressivamente invecchiando, fenomeno comune a tutto il mondo occidentale. L’aumento dell’età media dei pazienti porta ad un incremento delle patologie da invecchiamento della pelle e tessuti molli e delle articolazioni.
A tale fenomeno si contrappone altresì la “voglia di giovinezza”, ovvero continuare a vivere con lo stesso stile di vita dei quarantenni e dei cinquantenni. La risposta a tale desiderio, ovvero il ringiovanimento dei tessuti viene dalla ricerca nel campo delle cellule staminali del tessuto adiposo: la capacità mediante sistemi meccanici di estrarre dal grasso la “nicchia rigenerativa” chiamata frazione vasculo stromale.
Andando incontro ai mesi estivi e all’esposizione al sole per raggiungere la tintarella desiderata, non è più consigliabile eseguire procedure di Medicina e di Chirurgia Estetica, sia perché i mesi caldi non sono un periodo favorevole alla Chirurgia ed all’impiego di farmaci e dispositivi medici, ma anche perché nessuno di noi è disposto a rinunciare al sole e all’abbronzatura.
Ma è proprio in questo periodo dell’anno in cui, con la prova costume e le più frequenti occasioni di socializzazione, esponiamo di più il nostro corpo ed allora può accadere che notiamo i nostri difetti e programmiamo rimedi da eseguire in autunno.
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La caduta dei capelli, nella maggior parte dei casi determinata geneticamente ed ereditata dal padre, definita alopecia androgenetica, è un inconveniente che frequentemente colpisce soggetti di giovane età, soprattutto fra 20 e i 30 anni, prevalentemente di sesso maschile. Le ripercussioni sulla serenità psicologica dei giovani pazienti non sono trascurabili in quanto l’alopecia non è accettata dai soggetti giovani che interpretano l’evento come un grave inestetismo, in grado di danneggiare la propria vita di relazione.
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La rivitalizzazione dei tessuti a livello del viso, del décolletè e del dorso delle mani è diventato una prassi talmente comune nella vita delle donne occidentali da assumere un carattere culturale. Rappresenta infatti la richiesta più frequente nell’ambito della medicina e della chirurgia estetica in quanto basato sul principio elementare della biorivitalizzazione dei tessuti. Non si tratta infatti di modificare il proprio profilo corporeo, quanto, più semplicemente, di ringiovanire i tessuti più esposti. Il cosiddetto mercato dei medici estetici offre una miriade di soluzioni in forma di farmaci e di dispositivi da infiltrare nella cute, ma solo i professionisti che più curano la scientificità della terapie propongono un sistema di ringiovanimento basato sulla forza dell’Acido Ialuronico coniugato con la capacità rigenerativa delle cellule staminali del derma: sistema Rigenera.
La tecnica “Rigenera” è una procedura che consente di rigenerare i tessuti senza lasciare cicatrici. Grazie a questa procedura possiamo “rigenerare la pelle” per risolvere una lesione ulcerativa da trauma o da patologie croniche come il diabete, le vasculopatie e le patologie immunitarie, e possiamo curare le cicatrici patologiche troppo visibili, ma possiamo anche rigenerare
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La vita stressante che conduciamo, l’atmosfera inquinata, l’alimentazione sbagliata e solo in ultimo il passare degli anni, possono invecchiare la nostra pelle. Tale fenomeno risulta più evidente nelle zone anatomiche più esposte alla osservazione degli altri che, al contempo, sono caratterizzate da una maggiore fragilità della pelle: viso e mani. L’azione combinata di innesto adiposo e di laser rappresenta certamente una strategia vincente.
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Le richieste che più frequentemente mi pongono le pazienti sono essenzialmente tre: il ringiovanimento del viso, il rimodellamento del seno e la rimozione della cellulite dalle cosce e dai fianchi. L’impiego della chirurgia plastica e della medicina estetica da sempre mi hanno permesso di rispondere a tali esigenze con brillanti risultati, ma in questi ultimi anni lo tsunami della “rigenerazione tessutale” è giunto a cambiare questo approccio sia nella chirurgia ricostruttiva che in quella estetica. Il protagonista assoluto di questa rivoluzione culturale è il tessuto adiposo, prelevato e processato mediante la tecnica del lipofilling, capace di avviare la rigenerazione dei tessuti.
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Si sente spesso dire che il sole può essere dannoso perché può favorire l’invecchiamento precoce della pelle, generando rughe e macchie inestetiche, ma prendendolo con moderazione e preparando la pelle all’irraggiamento mediante la Biorivitalizzazione primaverile, il sole può svolgere altresì un’azione benefica sia sulla nostra pelle che sulla nostra psiche.
La Biorivitalizzazione consiste nell’iniettare con aghi molto sottili piccole quantità di Acido Ialuronico che, a livello del derma e del sottocute, svolgono una importante funzione di depurazione dalle tossine accumulate dalla cute, stimolandone altresì il metabolismo, inducendo la rigenerazione delle cellule, migliorando così il trofismo della cute del viso, del collo, decoltè e mani.